La schiuma della memoria

Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.

mercoledì 6 agosto 2014

I vampiri secondo Jim Jarmusch


Only lovers left alive, dice il titolo originale,che suona più o meno così: Solo chi ama rimane vivo; ma chi sa amare, letteralmente? Chi rispetta il mondo che abita, la sua arte, la letteratura, il progresso della scienza, il suono dei nomi, la natura con gli animali e gli alberi e la luna. I Vampiri secondo Jim Jarmusch. Gli altri non sanno amare perché non sono davvero vivi: sono quelli che pensano di essere vivi solo perché hanno un cuore che ancora batte meccanicamente, ma non si emoziona; hanno perso il gusto, lo sguardo, l'ascolto e il lessico, sono creature noiose e pericolose. Sono loro, gli esseri umani, e non i vampiri, i veri cannibali, i veri zombie: stile di vita usa e getta, dal sesso alla musica; privi di memoria del passato, incuranti del futuro, perduti senza senso in un presente più buio della notte dei vampiri, anche alla luce del sole.
Con Solo gli amanti sopravvivono Jarmusch scrive una ballata filmica notturna e rock, un elogio elegiaco dell'arte e della letteratura che contengono lo spirito dell'umanità. Questa ballata canta l'amore come vertigine, come qualcosa che fa vacillare, fa piegare le ginocchia e fa girare la testa. Non a caso il film si apre con una serie di scene montate in sequenza analogica e dissolvenza a partire dall'immagine di un cielo stellato che ruota. Sequenza di sette immagini in movimento: cielo stellato-45 giri che gira sul piatto di un vecchio giradischi-due figure coricate che ruotano-disco che gira-figure che ruotano-disco che gira-figure che ruotano. Che incipit da urlo.
Poi il film scorre via leggero, come un sorso di sangue d'annata, fra citazioni colte e ironiche, fra foto e immagini di grandi del passato (ho riconosciuto fra gli altri Shakespeare, Baudelaire, Kafka), incentrato sulla vita notturna e i lunghi sonni diurni dei due vampiri Eve e Adam (Tilda Swinton e Todd Hiddlestone) colti e geniali, eleganti e raffinati.
Tilda Swinton somiglia al David Bowie de L'uomo che cadde sulla terra.
L'amore come giramento di testa, il sangue come addiction, dipendenza che dà la vita anche eterna.
Ma Solo gli amanti sopravvivono. Allora forse è il sangue dell'amore che dona la vita. Ma chi sa amare? Torniamo all'inizio...
Consigliato a tutti i vampiri e le vampire che ancora credono che la vita abbia un senso e non vogliono abbandonarla; a tutti quelli che rispettano il mondo e la natura, la bella letteratura, l'arte e la musica. A tutti coloro che non hanno perso la memoria e l'amore della bellezza.

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