Domenica 17 aprile era una giornata bellissima. Ideale per concludere con un'escursione teatrale in natura il laboratorio di teatroterapia. Lo sfondo drammaturgico del laboratorio di quest'anno è stato lo secnario delle origini: quattro elementi (acqua, terra, aria, fuoco), considerati quelli fondamentali dalla filosofia presocratica, rimasti nella tradizione occidentale come modo di leggere il mondo e di orientarsi in esso, e cinque sensi per percepire il mondo (Vista, Udito, Tatto, Olfatto, Gusto). Come è possibile utilizzare i nostri sensi per esplorare il mondo della Terra, dell'Acqua, dell'Aria e del Fuoco? Queste domande, che aprono possibilità esplorative e dichiudono emozioni, sono state la guida del laboratorio, una sorta di viaggio di rinascita e di iniziazione, per guadagnare un nuovo sguardo sul mondo, per entrare in contatto con gli elementi primigeni attraverso la relazione teatrale, quindi estetica e artistica, con gli altri. Il corpo ne è stato lo strumento. Esso ci mette di fronte a noi stessi, alle nostre risorse, ai nostri limiti, alla nostra possibilità di andare oltre i paradigmi che ci hanno finora orientato, come una specie di nuova bussola.
La percezione in natura attraverso la formalizzazione rituale è stato il modo per concludere.
La maschera, la percezione e la messa in scena dell'albero, la composizione in immagine e in suoni di gruppo, soprattuttto il silenzio. Il tramonto del sole e la nascita della luna. E le poesie di Pasolini e di Pavese. E poi mangiare insieme i cibi appositamente preparati, con semplicità e con cura. E il vino buono, quello del contadino di fiducia. Una serata molto bella, della quale ringrazio tutti i presenti e che dedico a chi non c'era, a chi non poteva esserci.
Il blog di Mattia Toscani, il blog del romanzo La schiuma della memoria, La rosa della settimana
La schiuma della memoria
Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
giovedì 21 aprile 2011
Percezione e rito in natura
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1 commento:
Belle foto, intense, luminose e capaci di riprodurre dentro di me quelle sfumature di colori, emozioni e vissuti che hanno caratterizzato la nostra giornata in natura. Ancora la luce del tramonto e della luna nei miei occhi!Grazie Mattia e grazie tutti per la spontanietà.
Eliana
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