Geronimo nasce il 16 giugno del 1829. Era un apache Chiricahua, tribù che viveva fra l'attuale New Mexico e il Messico vero e proprio. Il suo nome Chiricahua era Goyaleé, che significa "colui che sbadiglia" o "colui che sogna". Più probabile questo secondo significato, perché lui era uno sciamano, una persona capace di mettere in contatto i mondi che stanno sotto (gli inferi) coi mondi che stanno sopra (la volta celeste). Oltre che sciamano era guerriero, che combatté frequentemente contro le truppe messicane. Furono proprio i suoi avversari messicani a dargli il soprannome di "Geronimo", la versione in spagnol del nome Girolamo.
Geronimo combatté contro un sempre maggior numero di truppe messicane e statunitensi e divenne famoso per il suo coraggio e per essere sfuggito numerose volte alla cattura. Rivendicava la libertà della sua terra e del suo popolo.
Le forze di Geronimo divennero l'ultimo grande gruppo di combattimento di pellerossa che si rifiutarono di riconoscere il governo degli Stati Uniti nel West. Questa lotta giunse a termine il 4 settembre del 1886, quando Geronimo si arrese al generale Nelson Miles, dell'esercito statunitense, a Skeleton Canyon, Arizona. Venne dunque fatto prigioniero e fu esibito come fenomeno da baraccone in sfilate e fiere. morì di polmonite il 7 febbraio del 1909. Aveva quasi ottant'anni. Probabilmente gli ultimi 23 se li sarebbe anche risparmiati. Così come i vincitori avrebbero potuto risparmiarsi le umiliazioni inflittegli e rinvece riconoscergli il grande valore umano e militre. Ma il mondo, spesso, gira così.
Il blog di Mattia Toscani, il blog del romanzo La schiuma della memoria, La rosa della settimana
La schiuma della memoria
Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
giovedì 16 giugno 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento