Mi chiedono: perché ti piace Genova?
Rispondo: perché ogni volta che sono là mi sento a casa, perché girare nelle sue strade coinvolge tutti i sensi, è un trionfo di profumi, di suoni, di colori. Perché è una città mediterranea, perché è una città composta come un puzzle di tante città diverse, perché è bello perdersi a Genova. Poi ci si ritrova, basta cercare il mare.
Perché Genova è la città di Fabrizio De André.
Perché il cimitero di Staglieno è un monumento al dolore, alla poesia e alla bellezza.
"Qui forse potrei vivere,/potrei forse anche scrivere:/potrei persino dire:/qui è gentile morire" (G. Caproni, Su cartolina, 1948).
"Mia Genova difesa e proprietaria./Ardesia mia. Arenaria./Le case così salde nei colori/a fresco in piena aria,/è dalle case tue che invano impara,/sospese nella brezza/salina, una fermezza/la mia vita precaria./Genova mia di sasso. Iride. Aria." (G. Caproni, Stornello, 1949)
"Genova città pulita. /Brezza e luce in salita. /Genova verticale, /vertigine, aria, scale."
"Genova tutta tetto. /Macerie. Castelletto.[...]/Genova e così sia, /mare in un'osteria."
"Genova vecchia e ragazza, /pazzia, vaso, terrazza.[...] Genova dell'entroterra, /sassi rossi, la guerra"
"Genova sempre umana, /presente, partigiana.[...] Genova di tutta la vita. /Mia litania infinita"
I versi sono tratti dalla strepitosa Litania di Giorgio Caproni.
Le foto le ho scattate io, a Genova.
Secondo me ci sono ragioni sufficienti perché mi piaccia Genova, più di tutte, città nel mio cuore.
Vi auguro una buona conclusione di anno.
Il blog di Mattia Toscani, il blog del romanzo La schiuma della memoria, La rosa della settimana
La schiuma della memoria
Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
giovedì 30 dicembre 2010
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1 commento:
Mi piace pensare a Genova e alla sua mutevole bellezza con alcuni versi della canzone "Genova per noi" di Paolo Conte:
"Con quella faccia un po’così
quell’espressione un po’così
che abbiamo noi prima andare a Genova
che ben sicuri mai non siamo
che quel posto dove andiamo
che ben sicuri mai non siamo
non c’inghiotte e non torniamo più.
Eppur parenti siamo in po’
di quella gente che c’è lì
che in fondo in fondo è come noi selvatica
ma che paura che ci fa quel mare scuro
e non sta fermo mai.(...)"
Consiglio a tutti di visitare Genova e di viverla nella sua verità dei borghi e delle stradine, così come degli innumerevoli colori sfumati che caratterizzano i suoi palazzi e le sue mura, per non parlare dei volti cittadini così diversi per molte ragioni.
Buona Genova a tutti, allora!
Eliana
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