Buon anno.
Mica a tutti, però.
Buon anno a chi non si arrende e resiste e dentro la resistenza riesce a immaginare un mondo migliore; buon anno a chi, nonostante tutto, continua a credere che il cambiamento sia possibile e che cominci innanzitutto da quello che ciascuno di noi fa e pensa ogni giorno. Buon anno a chi ama e cerca la bellezza, a chi non si fa incantare dai lustrini della ricchezza e del potere, a chi non è in vendita. Buon anno a chi legge per il piacere di leggere, scrive perché lo ritiene necessario e urgente, fa l'amore per amore e viaggia per capire e conoscere il mondo, magari spostandosi anche di pochi chilometri.
Buon anno a chi spegne la televisione se non c'è niente d'interessante, a chi assapora il cibo che mangia, a chi crede che ogni cibo buono abbia dietro di sè una relazione di cura e bellezza, a chi crede che la parola cura non significhi "terapia", ma soprattutto "relazione".
Buon anno a chi vive non solo per lavorare, a chi lavora con lentezza, profondità e passione; a chi sa ascoltare gli altri prima di essere ascoltato.
Buon anno a chi sa dire no e sceglie altri sì. Buon anno a chi sa dire no con gentilezza ma, quando ce n'è bisogno, sa dire anche vaffanculo. Buon anno a chi ha buona memoria e sa vivere con semplicità e intensità
Buon anno a quelli che sanno oziare e aspettare, a quelli che non hanno fretta. Buon anno a chi ha delle idee che non si misurano in euro.
Buon anno a chi ripara, riusa, ricicla invece di buttare e sprecare.
Buon anno a un sacco di gente, in fin dei conti.
Ma non a tutti.
Spero che siate fra coloro ai quali auguro buon anno.
Il blog di Mattia Toscani, il blog del romanzo La schiuma della memoria, La rosa della settimana
La schiuma della memoria
Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
sabato 1 gennaio 2011
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1 commento:
beh mi ci sono ritrovata in alcuni dei destinatari del "buon anno" altri spero di riuscire a farli diventare presto miei!!
Buona anno anche a lei prof.
Martina
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