L'ex ministro francese della cultura, il socialista Jack Lang, ha affermato nei giorni scorsi che "Berlusconi ha berlusconizzato l'Europa". Un'affermazione forte, che forse noi italiani non ci aspetteremmo, visto e considerato che all'estero ci prendono in giro proprio per il premier che ci ritroviamo (e ribadisco come questo sia assolutamente vero, non è un'esagerazione!). Non so dire se l'affermazione di Jack Lang sia corretta e se risponda in qualche modo al vero. Certo c'è da preoccuparsi, se i vaccini cominciano a scarseggiare anche nel resto d'Europa...
Jack Lang è comunque uno che se intende, che la cultura l'ha conosciuta e amata davvero e valorizzata col suo lavoro. Fu sua l'idea, poi divenuta legge francese, di tutelare i cosiddetti "Luoghi della memoria" in Francia. Una legge che obbliga i proprietari e i gestori di luoghi importanti per la memoria culturale francese (per esempio a Parigi i caffè de Flore, Select, Deux Magots, dove si riunivano gli intellettuali della rive gauche, o il ristorante tradizionale Chartier, a prezzi incredibili e con qualità notevole) a mantenere strutture e arredi in linea con la storia del luogo. Quei luoghi conservano un fascino particolare, non sono ammuffiti o cristallizzati: è un gioco di atmosfera e di immersione in un altro tempo, con grande piacere per chi vive la contemporaneità, ma vuole anche conservare memoria delle cose e delle situazioni importanti.
E allora di Jack Lang (noi mai abbiamo avuto un ministro della cultura così, di questo sono sicuro) possiamo fidarci anche quando dice, subito dopo le parole sulla eurodiffusione del berlusconismo: "La vita prevale sui governi e quando Berlusconi non governerà più, il genio italiano continuerà a vivere".
Merci, Jack Lang.
Con questo auspicio e questo riconoscimento gradito e inatteso, trascorreremo un'ottima notte di sogni "geniali".
Una rosa per Jack Lang, dunque, una rosa di speranza.
Il blog di Mattia Toscani, il blog del romanzo La schiuma della memoria, La rosa della settimana
La schiuma della memoria
Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
domenica 10 aprile 2011
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