Andrea Mead nacque a Rutland, Vermont, Usa, il 19 aprile del 1932. Fin da giovanissima si dedicò allo sci, divenendo campionessa olimpica nel 1952 (fu la prima medaglia d'oro nello slalom gigante, ma vinse anche lo speciale). Da un anno si era sposata con David Lawrence e aveva comnciato a gareggiare col doppio cognome. Alle olimpiadi successive, a Cortina nel 1956, giunse quarta, sfiornado il podio, quando il suo terzo figlio era nato da soli quattro mesi. Nel 1967 divorziò dal marito e si trasferì coi figli, divenuti cinque, a Mammoth Lakes, California.
Lì scopre l'impegno ambientalista, legato comunque all'amore di sempre per le montagne. Nel 1972, infatti, fu tra i fondatori del comitato Friends of Mammoth ("Amici di Mammoth") contro i progetti di sviluppo urbano ed edilizio che avrebbero danneggiato l'ambiente montano e la comunità locale. Nel 1983 fu eletta nel consiglio di supervisione della Contea di Mono, carica che ricoprì per sedici anni fino al 1999. Come supervisore della Contea, si batté fra l'altro per la difesa del Bodie State Historic Park, l'area protetta che comprende l'ormai cittadina mineraria di Bodie, e testimoniò di fronte al Congresso degli Stati Uniti d'America in favore del Bodie Protection Act, approvato nel 1992, che vietò ulteriori sfruttamenti minerari nella zona.
Nel 1993, sostenne la Sierra Nevada Alliance, un'organizzazione che raggruppa e coordina l'attività di circa cinquanta associazioni locali attive nella difesa dell'ambiente naturale della catena montuosa che si trova tra la California e il Nevada.
Nel 2003, ha fondato una propria organizzazione, denominata Andrea Lawrence Institute for Mountains and Rivers e nota anche con l'acronimo ALIMAR, con l'obiettivo di combinare la difesa dell'ambiente naturale della Sierra orientale con lo sviluppo economico e la crescita delle comunità locali.
Andrea Mead Lawrence è morta di cancro nel 2009.
Il blog di Mattia Toscani, il blog del romanzo La schiuma della memoria, La rosa della settimana
La schiuma della memoria
Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
martedì 19 aprile 2011
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