Se uno mi dice Biko, mi vengono in mente prima la canzone di Peter Gabriel e un concerto a Firenze, poi mi viene in mente che la canzone di Gabriel era dedicata a Steven Bantu Biko, fondatore e dirigente del Movimento per la coscienza nera in Sudafrica (Black Consciousness Movement), contro l'apartheid.
Biko è nato il 18 dicembre del 1946. Il 6 settembre del 1977 Biko viene arrestato dalla polizia sudafricana, condotto in carcere a Pretoria e lì presumibilmente viene picchiato con una spranga, che gli procura una gravissima ferita alla testa. Il 12 settembre Biko muore durante il trasferimento a un altro carcere.
Per la versione ufficiale fornita dalle autorità sudafricane, Biko è morto per un prolungato ed eccessivo sciopero della fame. La morte di Biko contribuì a farne un simbolo per la popolazione sudafricana nera, un eroe della resistenza contro il regime afrikaner bianco; i suoi funerali furono l'occasione per una grande manifestazione di massa e di sfida contro lo stesso regime. Biko è morto per un'idea, che Mandela ha portato avanti con caparbietà e convinzione. Mentre Biko svolgeva le sue attività, Mandela era in carcere da diversi anni.
Ma senza Biko, forse, non sarebbe stata possibile la vittoria di Mandela e la sua elezione a presidente del Sudafrica.
Biko compierebbe oggi 64 anni. Dedichiamogli almeno la canzone di Gabriel, canzone la cui trasmissione radiofonica venne vietata a lungo in Sudafrica.
Il brano è reperibile in numerose versioni su you tube.
Il blog di Mattia Toscani, il blog del romanzo La schiuma della memoria, La rosa della settimana
La schiuma della memoria
Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
sabato 18 dicembre 2010
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