Mattia Toscani è candidato
con Parma Bene Comune e Roberta Roberti
Cara
amica, caro amico,
ho
deciso di candidarmi nella lista civica Parma Bene Comune e concorrere per
essere eletto consigliere comunale alle prossime lezioni amministrative del 6-7
maggio.
Mi riconosco nelle idee
del movimento civico che nasce per imprimere una svolta profonda al modo di
amministrare Parma. Vogliamo governare il territorio comunale con lo scopo di
tutelare tutto ciò che attiene al bene comune della città e dei suoi abitanti e
promuovere la democrazia partecipativa, quindi avviare processi decisionali che
superino la mera funzione di rappresentanza, ascoltando direttamente, nei vari
modi possibili, i cittadini, soprattutto riguardo alle decisioni che comportino
investimenti ingenti e conflittualità sociale o ambientale.
Considerare Beni Comuni
non solo gli elementi fisici come l'acqua, il suolo, l'aria, i monumenti, ma
anche il lavoro e il patrimonio culturale e di conoscenze di Parma, significa
impegnarsi per la tutela e la valorizzazione di una città, costituita anche e
soprattutto dalla qualità delle relazioni umane che l'attraversano e le danno
vita.
Il pensiero politico deve
tradursi in azioni concrete ben precise e il nostro programma, che ho
contribuito a costruire, cerca di passare dalla protesta contro le scelte
scellerate degli ultimi 14 anni, alle proposte per immaginare un presente
migliore.
Senz'altro posso
impegnarmi in alcuni punti qualificanti del programma:
1)
La rimunicipalizzazione dell'acqua, per
onorare il risultato del referendum dello scorso anno
2)
Lo sviluppo di pratiche di democrazia partecipativa, sia attraverso la
digitalizzazione come
strumento per favorire la cittadinanza attiva: referendum on line, fotodenunce del degrado urbano,
quartieri digitali con bacheca di vicinato, collaborazione sul territorio per
migliorare gli spazi condivisi; sia
attraverso pratiche di partecipazione che costruiscano processi e non
momenti isolati (consulte popolari suddivise in macroaree che interagiscano
costantemente con gli assessorati competenti; Agenda 21 locale, Party
-partecipazione attiva unendo tavoli interagenti- , Town meeting, Open space
technology, Street meeting, Consigli di bilancio e Adozione del bilancio
partecipativo). Si tratta di pratiche sperimentate in varie località del mondo,
fra cui Porto Alegre in Brasile e più recentemente Napoli in Italia, che
avvicinano i cittadini alla politica, permettono di influire sulle scelte e
riducono la distanza fra eletti ed elettori.
3)
La qualità dell’ambiente: il
punto forte è il NO all'inceneritore. Con proposte concrete per attuarlo: SI’
alla riconversione dell’impianto in vista di metodi di trattamento a freddo dei
rifiuti indifferenziati, recupero e riciclaggio. In attesa che si possa
realizzare questa prospettiva, separazione della raccolta
differenziata dalla gestione dell'inceneritore; verifica del piano di
dismissione della ditta olandese Vangansewinkel (smobilitare il forno
inceneritore recuperandone la struttura); imposizione del divieto di importare rifiuti
da fuori provincia (ora basta un ordine superiore per consentirlo).
4)
La trasparenza, la verifica, il controllo del debito pubblico, operando perché i responsabili del
dissesto finanziario comunale rispondano personalmente delle loro scelte scellerate,
invece di scaricare il debito su cittadini onesti;
5)
La qualità dei servizi sociali, come diritto delle persone in difficoltà;
6)
Valorizzare il patrimonio culturale e di conoscenza di Parma (teatri, musei, biblioteche, spazi
espositivi, scuola, università), collocando ogni elemento, che spesso ora
agisce in modo isolato e scollegato dal resto del tessuto culturale, in un
sistema a rete.
Il
programma dettagliato, contenente le azioni concrete di governo della città, è
visibile a scaricabile sul sito www.parmabenecomune.it, che contiene anche i comunicati stampa,
il calendario delle iniziative, il bilancio delle spese elettorali, centesimo
per centesimo.
Uno
dei contributi più corposi da parte mia è stato quello sulla sicurezza.
Una comunità sicura non è
quella dove si fa grande sfoggio di strumenti di repressione, ma quella dove l'assunzione collettiva di responsabilità e
la condivisione di valori comuni porta ciascun individuo a svolgere un
forte ruolo di cittadinanza attiva: il senso civico è il primo antidoto
all'insicurezza urbana.
L'urbanistica ha un ruolo importante di prevenzione secondo
i vari gradi di scala d'intervento. Grande scala: assegnazione di funzioni e
attività ai luoghi cittadini; scala intermedia: strutturazione degli spazi, del
verde, viabilità e parcheggi; scala di dettaglio: individuazione di percorsi,
ingombri, alberature, illuminazione.
Proponiamo:
riqualificazione urbana e potenziamento della fruibilità dei luoghi pubblici,
tramite il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni di volontariato
(patti di convivenza nei quartieri) e l'accesso ai fondi regionali PRU;
digitalizzazione della città formazione della polizia municipale per
prevenzione attiva nei quartieri; attivazione di nuovi spazi di accoglienza per
le emergenze sociali; sostegno alle vittime della criminalità tramite polizza
assicurativa, sul modello di Reggio Emilia; promozione della salute mediante
lotta all'inquinamento atmosferico e acustico, favorendo la sicurezza delle
utenze "deboli" (bambini, disabili, anziani, pedoni, ciclisti).
Una
città sicura è per noi una città che garantisce nel quotidiano vivibilità,
accessibilità e mobilità. Una
città che salvaguarda nel centro storico e nei quartieri gli spazi di socialità
e di aggregazione, l’integrazione della residenza con il piccolo commercio,
l’artigianato, i servizi pubblici, i circoli sportivi, i bar, i centri
interculturali per rendere possibile un dialogo vero tra le diverse culture che
sono tra noi. Una città in cui non
ci si senta soli, ma si abbia la possibilità di incontrarsi, di partecipare.
Una città in cui la viabilità e il traffico siano seriamente regolamentati a
tutela delle utenze "deboli", disabili, bambini e anziani. Una città
che garantisca l’incolumità fisica e materiale dei cittadini a partire dalle
donne, dai bambini, dagli anziani anche attraverso una maggiore presenza nelle strade dei vari quartieri, di
vigili urbani (e non dell’esercito che riteniamo inutile) per garantire
sorveglianza, aiuto, consulenza, sostegno e solidarietà culturale.
Una città che operi per
ridurre l'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo, nell'ottica di una
prevenzione delle malattie e della promozione della salute. Una città che garantisca l’incolumità
fisica e materiale, anche nei cantieri e in tutti i luoghi di lavoro.
Ho deciso di
candidarmi con Roberta Roberti,
perché è un'amica da tanti anni, perché la stimo per il suo impegno
disinteressato, sincero e genuino nei movimenti e nel sindacato, perché sa
unire le ragioni del cuore e quelle del cervello, perché credo che sarebbe
un'ottima sindaca: la città con lei potrebbe cambiare davvero e ritornare a
essere un centro di elaborazione politica innovativo e all'avanguardia, come
Parma era negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso.
E io potrei dare una mano.
Se ti fidi di me e delle mie mani, se credi nel progetto di Parma Bene Comune,
allora vota Roberta Roberti, la lista
Parma Bene Comune ed esprimi la preferenza per TOSCANI MATTIA.
Grazie di cuore per la
fiducia che vorrete accordarmi
1 commento:
Qui le sta parlando un ragazzo, che appena ha iniziato ad assaporare la politica ne è rimasto schifato ma, non per questo l'ha abbandonata. Leggendo i vostri punti e conoscendola personalmente, devo dire che il mio voto lo darei sicuramente a lei. Non c'è bisogno di eroi o di miracoli, ma idee concrete e importanti come le vostre supportate FINALMENTE da gente credibile e onesta come siete voi. Lo dico in totale sicurezza e armonia perchè sicuramente chi ci mette la faccia e l'anima come state facendo parte con il vantaggio di poter dire un domani(se dovesse mai accadere):" Ho sbagliato".Non potendo votare a Parma le faccio i miei più calorosi e sinceri complimenti e mi auguro che la gente vi ascolti e vi supporti davvero come vorrei fare io. Parole di un ragazzo che ha avuto l'onestà intellettuale di cambiare la sua idea politica. Con affetto. Enrico Rinaldi
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