Dario Fo nasce il 24 marzo del 1926, dunque oggi compie la bellezza di 85 anni.
Il suo teatro visto in bianco nero in tv negli anni' 70 mi ha incantato e fatto innamorare in modo definitivo del teatro. Mi piaceva il suo istrionismo, la sua mimica facciale, la sua abilità verbale che trovava la sua migliore affermazione nel grammelot in varie lingue. Questione di orecchio al suono della lingua. Il Mistero Buffo è un vero capolavoro, un altro esempio, dopo il Vangelo secondo Matteo di Pasolini, di un approccio al sacro da parte di un ateo assolutamente rispettoso e profondo, col desiderio di capire, di cogliere un mistero e lascarlo risuonare dentro di sé.
Altri spettacolo che molto ho apprezzato sono stati Isabella, tre caravelle e un cacciaballe, ispirato al viaggio di Cristoforo Colombo; La signora è da buttare, una satira farsesca dell'America degli anni '70; Morte accidentale di un anarchico, la ricostruzione provocatoria e satirica del "suicidio attivo" dell'anarchico Pinelli a Milano.
Il Mistero buffo, Morte accidentale di un anarchico sono anche probabilmente i precursori del teatro di narrazione oggi in voga, che ha come migliori rappresentanti Marco Paolini, Laura Curino, Ascanio Celestini. Ha vinto nel 1997 il premio Nobel per la letteratura, con la seguente motivazione: "Figura preminente del teatro politico che, nella tradizione dei giullari medievali, ha fustigato il potere e restaurato la dignità degli umili".
Buon compleanno Giullare!
Il blog di Mattia Toscani, il blog del romanzo La schiuma della memoria, La rosa della settimana
La schiuma della memoria
Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
venerdì 25 marzo 2011
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