Emilio Ferretti nasce l'8 luglio 1923 ad Ancona. Era operaio nei cantieri navali Fincantieri di Ancona quando, di fronte ai primi sbarchi dei corpi di soldati italiani semi congelati che rientravano nelle bare dal fronte greco (e Mussolini aveva detto, nel discorso di entrata in guerra, la nota frase "Spezzeremo le reni alla Grecia"...), prese coscienza della brutalità e stupidità del regime fascista e si iscrisse al Partito Comunista. Fra 1943 e 1944 prese la via della montagna, diventando partigianocol nome di Ferro. Fu comandante della V divisione Garibaldi. Subito dopo la guerra l'ex comandante Ferro diviene dirigente del movimento contadino, poi sindacalista a Fabriano. Nel 1946 fonda l'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) nelle Marche. Dirige sin dall’inizio l'associazione partigiana a livello provinciale e regionale e successivamente diviene anche membro del comitato nazionale. Spende la sua vita nel cercare un filo diretto con le nuove generazioni, raccontando nelle scuole e nei ritrovi giovanili la sua esperienza di combattente per la libertà. Per il Pci diviene poi consigliere provinciale e assessore provinciale alla sanità, proprio nel periodo in cui si dovevano chiudere i manicomi in seguito alla legge 180 del 1978, la legge Basaglia. Ferretti fu tra i più strenui sostenitori della legge e molte delle innovazioni che ancora oggi si riscontrano ad Ancona in materia di salute mentale si devono alla sua opera coraggiosa.
In questo modo reinterpretò, rinnovandolo, il suo ruolo di partigiano per liberare gli oppressi, in questo caso i "matti".
Ferro muore il 21 luglio del 2007, all'età di 84 anni.
Il blog di Mattia Toscani, il blog del romanzo La schiuma della memoria, La rosa della settimana
La schiuma della memoria
Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
venerdì 8 luglio 2011
"Ferro" Emilio Ferretti e i nuovi partigiani
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