Uno dice ventiquattro maggio. Che cosa viene in mente? A me viene in mente innanzitutto il Piave, che moromora calmo e placido, il 24 maggio (quando passano i fanti). Ultimamente, se fossi nel Piave, mi incazzerei anche molto, altro che mormorare o borbottare. C'è una lista politica, non so se sia un vero e proprio partito, comunque esiste, e si chiama Razza Piave. A me viene in mente, detta così, una razza bovina. Invece no, sarebbe, nelle intenzioni dei promotori, una razza umana. E allora penso: va beh essere dementi, ma qui si esagera.
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Il 24 maggio del 1961 è nata Ilaria Alpi, oggi, se fosse viva compirebbe 50 anni. Inviata di Raitre, uccisa in Somalia, a Mogadiscio il 20 marzo del 1994, insieme al suo operatore di ripresa, Miran Hrovatin, nel corso di un'inchiesta sul traffico di armi e di sostanze tossiche. I due giornalisti, veri giornalisti d'inchiesta, avevano probabilmente scoperto qualcosa che probabilmente coinvolgeva l'esercito italiano e altre autorità nazionali e internazionali.
Guarda caso, nel novembre precedente era stato ucciso sempre in Somalia, in circostanze misteriose, il sottufficiale del SISMI Vincenzo Li Causi, informatore della stessa Alpi sul traffico illecito di scorie tossiche nel paese africano. Per saperne di più, rimando a un approfondimento su un sito di controinformazione.
http://www.libreidee.org/2010/07/armi-e-rifiuti-tossici-ilaria-alpi-il-martirio-della-verita/
Ma la scia di morti legati a quel caso non è finita qui.
Secondo alcune interpretazioni, i due giornalisti avrebbero scoperto un traffico internazionale di veleni, rifiuti tossici e radioattivi prodotti nei Paesi industrializzati e stivati nei Paesi poveri dell'Africa, in cambio di tangenti e armi scambiate coi gruppi politici locali.
Sulla "scena del delitto" erano presenti due troupes televisive: quella della Svizzera italiana (RTSI) ed una americana (ABC).
Le immagini che ci sono giunte, di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin colpiti ed accasciati nell'abitacolo del loro fuoristrada, sono state girate dall'operatore dell'Abc, di origine greca, trovato ucciso qualche mese dopo a Kabul, in una stanza d'albergo. Vittorio Lenzi, operatore della troupe svizzera-italiana è rimasto vittima di un incidente stradale sul lungolago di Lugano (mai chiarito del tutto nella dinamica).
Roba da brividi.
Il film del 2003 Ilaria Alpi - Il più crudele dei giorni, di Ferdinando Vicentini Orgnani, cerca di ripercorrere la vicenda, sulla quale è stata aperta anche un'inchiesta parlamentare. La Commissione è ancora al lavoro.
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Il 24 maggio del 1941 è nato Bob Dylan, che oggi compie 70 anni.
Nel 1966 rivelò in un'intervista di essere appena uscito dalla dipendenza dall'eroina, per la quale spendeva 25 dollari al giorno, e di avere tentato il suicidio.
Aveva già realizzato sette album, con alcune delle sue canzoni più belle.
Il suo sito ufficiale è:
http://www.bobdylan.com/
The freewheelin' Bob Dylan, il suo secondo album, uscito il 27 maggio del 1963, contiene alcuni dei suoi brani più belli, ed è una rivoluzione in musica, antesignana di quelle che seguiranno negli anni successivi nelle scuole e nelle università (e molti cantavano Bob Dylan...): Blowin' in the wind, Masters of war (entrambe contro la guerra), A hard rain's gonna fall (contro il nucleare militare), Don't think twice, it's all right e altri brani innovativi e dai contenuti sociali forti.
Il sesto album, del 1965, Highway 61 revisited contiene Like a rolling stone, altro brano celebre e più volte reinterpretato e riarrangiato; notissima e forse insuperabile la versione live con The Band.
La mia personale playlist del "menestrello" prosegue con Just like a woman, presente nel settimo album, del 1967, Blonde on blonde. Il dodicesimo album in studio originale, Pat Garrett & Billy the Kid, colonna sonora di un film del 1973, contiene un altro brano indimenticabile: Knockin' on heaven's door. Album numero 14, Planet waves, con Forever Young, e siamo arrivati al 1974. Il 1974 è anche l'anno del doppio lp live Before the flood, in cui Dylan suona con The Band. Si tratta di uno degli album più belli, in cui Dylan rivisita i suoi brani con gli arrangiamenti della Band per eccellenza. C'è una bellissima versione di I shall be released, già incisa da The Band nell'album di esordio e da Dylan nel secondo Greatest Hits del 1971.
Nel 1976 arriva Desire il 17° album in studio, in cui compaiono alcuni bellissimi brani, fra cui il più noto è Hurricane; c'è anche Romance in Durango, resa famosa in Italia da una versione tradotta da Fabrizio De André (Avventura a Durango).
1978: diciottesimo album in studio, Street legal, contenente Baby stop crying.
Per trovare qualcosa dello stesso livello dei dischi citati, secondo me occorre attendere oltre vent'anni. Nel 2001 il menestrello pubblica un album stupendo, Love and theft.
Sono passati dieci anni esatti da allora.
Auguri, Bob Dylan.
Il blog di Mattia Toscani, il blog del romanzo La schiuma della memoria, La rosa della settimana
La schiuma della memoria
Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
martedì 24 maggio 2011
24 maggio: il Piave, Ilaria Alpi e Bob Dylan
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