Non ho dubbi, questa settimana.
La rosa è assegnata a Roberto Benigni.
Perché mi ha fatto ridere, perché mi ha commosso, perché ha costruito un intervento di livello elevatissimo, contribuendo a fare di rai tre l'unica possibile tv di servizio pubblico.
Quanto era lontana la tv spazzatura da Vieni via con me, in onda lunedì scorso 8 novembre.
E il livello è stato innalzato proprio da Benigni, che non ne sbaglia una, ogni volta che appare in tv.
Ricordo i tempi di Televacca, in bianco e nero, anni settanta. E le sue apparizioni a L'altra domenica, il programma di Renzo Arbore. E poi un crescendo di partecipazioni rarefatte e significative come ospite.
Voglio ricordare qui i momenti più alti di lunedì sera. 1)L'appello a Sandokan Schiavone: "Se vale la legge del taglione, non ammazzarlo con la pistola (Saviano, ndr), ammazzalo con un libro, scrivi anche tu".
2)Micidiale la battuta su escort e mafia, in riferimento a una delle mille versioni su Ruby (alias la pseudo nipotina di Mubarak, ma che fantasia 'sto silvio) di Berlusconi, del tipo: Me l'ha mandata la mafia per incastrarmi. A tal proposito il nostro giullare migliore ha chiesto a Saviano: "Ma a te la camorra le ha mandate le escort per incastrarti?".
3)Eppoi quel finale con la canzone sui possedimenti di Berlusconi, E' tutto mio. Un testo diretto ed efficacissimo, indimenticabile il finale: "Io compro tutto dalla a alla zeta, ma quanto costa questo cazzo di pianeta? Lo voglio io, lo compro adesso, poi compro Dio, sarebbe a dir compro me stesso".
E il delirio di onnipotenza è servito.
Chissà perché per efficaci affondi a Berlusconi e al radicato berlusconismo abbiamo la necessità di affidarci a un comico.
Forse perché "sarà una risata che li seppellirà".
Intanto brindo con un bicchiere di lambrusco e assegno una rosa a Roberto Benigni.
Buon fine settimana a tutti
Mattia
Nessun commento:
Posta un commento