La schiuma della memoria

Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.

domenica 13 febbraio 2011

Una rosa per Nanni Moretti

Non è una novità di questa settimana, ma questo blog intende ricordare. E questa settimana si è riparlato per diversi motivi di un film girato nel 2005 da Nanni Moretti, Il caimano.
Se ne è riparlato, innanzituto, perché la Rai, che l'ha acquistato per 1,5 milioni di euro, non l'ha trasmesso nei giorni scorsi, come avrebbe dovuto per rispettare la programmazione.
Serena Dandini avrebbe voluto proiettare nel suo programma il finale, in tutto 7' circa, in relazione ai deliri dell'imperatore Silvio contro la magistratura italiana. Le è stato impedito, con la motivazione che il film sarebbe stato proiettato proprio a ridosso della trasmissione, nei giorni successivi; l'anticipazione del finale avrebbe dunque bruciato l'audience. Dunque, di fatto, una doppia censura. Come mai?
Il film, girato nel 2005 e uscito nel 2006, risulta oggi un'anticipazione di quanto accaduto nei giorni scorsi.
Le parole pronunciate nel finale del film da Nanni Moretti nella parte di Berlusconi sono praticamente identiche a quelle usate da Berlusconi stesso nei giorni scorsi.
Così Moretti, in una delle pochissime interviste rilasciate, in questo caso a Norma Rangeri de il manifesto (venerdì 11 febbraio), parla del finale del film, in cui manifestanti pro Berlusconi gettano molotov contro il Palazzo di Giustizia di Milano: "Quelle fiamme sono macerie simboliche: costituzionali, istituzionali, culturali. Macerie che si lascia alle spalle l'avventura politica di Berlusconi. Il fatto è che ci siamo abituati un po' tutti, anche elettori ed elettrici di sinistra, a cose che in democrazia non sono per niente normali. E uno dei compiti del cinema è mostrare quello che ancora non riusciamo a vedere o quello che non riusciamo più a vedere. Berlusconi, il politico, queste cose le ha sempre dette e sempre fatte, le sue aggressioni alla magistratura non sono una novità. Sono semplicemente stato un po' attento."
A Nanni Moretti va riconosciuta se non altro una pressoché totale indipendenza anche economica dall'impero mediaset e dintorni. Venticinque anni fa fondò la casa di produzione Sacher film insieme a Barbagallo proprio per evitare di essere finanziato dall'allora Fininvest, oggi Mediaset. La Rai è comunque la tv pubblica e, se fossimo in un paese con normali dinamiche democratiche, non potrebbe essere controllata politicamente dal proprietario del più grande impero mediatico italiano.
"Dove si può arrivare? La testa delle persone è già cambiata. Come attore, nel Caimano, non mi interessava né la parodia, né l'immedesimazione. Volevo riproporre freddamente la pericolosità di quelle parole, che tutti avevamo sentito e continuavamo a sentire; che però, forse perché filtrate attraverso lo strumento ovattante della tv, non facevano più impressione. Volevo restituire quella minaccia".
Moretti non è un eroe, è semplicemente una persona onesta, che cerca di svolgere bene il suo lavoro di cineasta.
Questa settimana va a lui la mia rosa.
Qui sotto il link col video del finale, da you tube.
http://www.youtube.com/watch?v=Q1tpKRYkLbA

Nessun commento: