La schiuma della memoria

Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.

martedì 28 dicembre 2010

Bologna

"Era una melodia, era un alito? Qualche cosa era fuori dai vetri. Aprii la finestra: era lo scirocco."

"Si sentiva l'attesa"

"Ero uscito: un grande portico rosso dalle lucerne moresche".

"Tutto attorno la città mostrava le sue travature colossali nei palchi aperti dei suoi torrioni, umida ancora della pioggia recente che aveva imbrunito il suo mattone: dava l'immagine di un grande porto, deserto e velato, aperto nei suoi granai dopo la partenza avventurosa nel mattino"

"Sbiancava nel cielo fumoso la melodia dei suoi passi. "

"Il mattone rosso ringiovanito dalla pioggia sembrava esalare dei fantasmi torbidi, condensati in ombre di dolore virgineo, che passavano nel suo torbido sogno".

"Qualche cosa di nuovo, di infantile, di profondo era nell'aria commossa."

Le parole sono di Dino Campana, tratte da Scirocco (Bologna), in cui il poeta vede Bologna avvolta nello scirocco come una città di porto, una città quasi orientale.

Le foto le ho scattate io, a Bologna.

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