La schiuma della memoria

Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.

lunedì 28 aprile 2014

Il mio XXV Aprile

Il mio XXV aprile è cominciato il 24 e finito il 26, quest'anno.
Il 24 ho avuto il piacere di partecipare come attore a una performance teatrale in quadri scenici, ideata e realizzata da Alberto Scozzesi, al suo esordio come regista teatrale.
La performance, svoltasi alle 21,30 nei giardini del Castello di Montecchio, ricordava alcuni episodi della Resistenza. Non so se nelle intenzioni di Alberto ci fosse la volontà di utilizzare i quattro elementi delle origini Acqua, Terra, Aria (cielo) e Fuoco, ma di fatto così è avvenuto. Ha una bella capacità visionaria, Alberto. Bravo, un bell'esordio.
Il 25 mi sono dedicato a rifinire gli elementi di regia di un'altra performance.
Nell'inverno scorso avevo ideato e coordinato un laboratorio taetrale a scuola, all'Istituto Rondani di Parma, condotto da Oreste Braghieri, montecchiese residente in Sardegna da vent'anni.
Oreste da diversi anni trascorre i mesi da novembre a febbraio a Montecchio Emilia e conduce alcuni laboratori teatrali con adulti e con studenti delle scuole secondarie superiori di Parma.
Io l'ho coadiuvato nella realizzazione del laboratorio, fungendo, in pratica, anche da aiuto regista.
Il laboratorio ha messo in scena uno spettacolo liberamente tratto da Se questo è un uomo di Primo Levi. Il laboratorio si era concluso nel febbraio scorso.
Poi il progetto ha avuto la possibilità di essere riproposto alla cittadinanza, grazie al bando del Comune di Parma, al quale l'Istituto Rondani ha partecipato. Al progetto è stata riconosciuta una dignità di rappresentazione pubblica e così, col patrocinio del Comune, il 26 gli studenti del Rondani sono tornati a rappresentare In fin che un giorno (questo il titolo del lavoro), nella Galleria di San Ludovico, alle 11. E stavolta in cabina di regia c'ero io, per la prima volta.
E' stato bello ed emozionante esserci.
Un 25 aprile lungo ed intenso, senz'altro da ricordare nella mia esperienza di vita. Mi ha fatto sentire protagonista attivo di un giorno dedicato alla memoria che mi è fra i più cari, che ritengo fra i più importanti e degni di essere ricordati. Forse il più importante in assoluto, per quanto mi riguarda.

Le foto sono di Ezio Alessandri


Nessun commento: