La schiuma della memoria

Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.

sabato 25 giugno 2011

Il sogno eretico

Il sogno eretico è l'ultimo lavoro discografico di Michele Salvemini, alias Caparezza, uscito all'inizio del 2011.
Di Caparezza avevo molto apprezzato il secondo album (quello che è il "più difficile nella carriera di un artista"), Verità supposte (2003), interamente molto bello, i cui brani più noti sono Vengo dalla luna e Fuori dal tunnel. Mi erano anche piaciuti diversi pezzi di Caparezza?! (il primo album del 2000: Mea culpa, La gente originale, Chi c*azzo me lo) e di Habemus Capa (terzo album, 2006: Dalla parte del toro, Ninna nanna di Mazzarò, Il silenzio dei colpevoli, The auditels family). Il quarto album non mi aveva entusiasmato: un concept album stile anni '60 sul 1968 (Le dimensioni del mio caos, 2008), ma un po' a corto di idee forti.
Ecco, il quinto album mi sembra tornare alla qualità del secondo. Tutti pezzi molto belli, orecchiabili ma anche duri e/o divertenti. Si parte con Chi se ne frega della musica, dedicata a tutti i discografici disperati per l'invasione dei formati digitali in file, da MP3 a I tunes. Ma non solo a loro: in realtà il pezzo è irridente verso tutti coloro che usano la musica semplicemente come mezzo per divenire famosi; a tutti coloro che si fingono cantautori alla De André e poi vanno all'Isola dei famosi; a tutti coloro che diventano più volti televisivi che musicisti. E allora, appunto, chissene frega della musica. E poi ci sono due pezzi in qualche modo collegati da una critica sarcastica e irridente all'integralismo religioso, che ha condannato all'abiura Galileo Galilei e ha mandato le streghe e gli eretici sul rogo (Il dito medio di Galileo e Sono il tuo sogno eretico). Poi di seguito una parodia dei quiz imperanti sul teleschermo, Cose che non capisco, introdotta da un siparietto parlato che dice così: "Benvenuti a una nuova puntata di "Chi vuol essere lasciato in pace", abbiamo un nuovo concorrente stasera e direi di iniziare subito con le domande". Ma il brano diventa anche l'occasione per irridere ai contenuti della televisione e del degrado della cultura dello spettacolo in generale. Il pezzo successivo, Goodbye Malinconia, è quasi una conseguenza del precedente: un invito ad andarsene da Malinconia, paese "di santi subito e di sanguisuga", di cervelli e capitali in fuga, di "migranti in fuga dal bagnasciuga", che è poi l'Italia. Allora, "Metti nella valigia la collera e scappa da Malinconia".
La malinconia si butta in farsa con La marchetta di Popolino, parodia del noto personaggio disneyano che inizia con la T e non con la P, ma che in qualche modo ricorda la banda al governo del paese.
Contenuti che tornano molto seri, ma fino a un certo punto, con La fine di Gaia, che prende in giro, ma in modo un po' preoccupato, le varie profezie e visioni di fine della Terra. House credibility parla della vita nella Casa, quella del Grande Fratello, e Legalize the premier direi che non ha bisogno di spiegazioni su chi possa essere il protagonista...
Testi ben costruiti, rime baciate fantasiose e jingle orecchiabili ne fanno un album, come dicevo all'inizio, vicino per qualità a Verità Supposte. E inoltre dentro ci sono tante idee, tante quanti i riccioli di Caparezza.
Buon ascolto a tutti

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