La pelle ci protegge, ci delimita, ma è anche molto sensibile.
Tocchiamo con le mani, diciamo anche "toccare con mano" per intendere "fare esperienza, conoscere direttamente".
Ma il tatto è distribuito su tutta la pelle, è il senso che più ha a che fare con l'affetto e con l'amore, perché chi ci è intimo ci conosce in tutto il corpo. Con tutto il corpo sentiamo il contatto e percepiamo il calore, il tipo di superficie, la qualità del contatto. con l'altro, persona o oggetto che sia.
Lavorare sul senso del tatto a teatro significa esplorare la possibilità di contatti diversi, a cui non siamo abituati nella quotidianità, significa utilizzare le mani per esprimere qualcosa, per analizzare e ripulire i gesti della quotidianità, per riscoprirne la loro potenza.
Lavorare a teatro sul tatto significa scolpire il corpo, il proprio e quello altrui, significa saper ascoltare l'altro in uno scambio e in un dialogo fra corpi, fra mani, fra pelli.
Ancora un grazie al gruppo di quest'anno, sempre disponibile a mettersi in gioco e a produrre nuovo senso estetico.
Il blog di Mattia Toscani, il blog del romanzo La schiuma della memoria, La rosa della settimana
La schiuma della memoria
Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.
giovedì 17 marzo 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento