La schiuma della memoria

Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.

lunedì 21 marzo 2011

Con-tatto 2

Nei giorni scorsi ho terminato la lettura di Piccola filosofia portatile, 101 esperimenti di pensiero quotidiano di Roger-Pol Droit.
Roger-Pol Droit è ricercatore di filosofia presso il CNRS. Il Centre national de la recherche scientifique (CNRS) è la preminente e più grande organizzazione di ricerca pubblica in Francia. È al quinto posto del ranking mondiale (dopo la NASA e altre tre agenzie americane) e al primo del ranking europeo, prima del Max-Planck-Gesellschaft tedesco. Dà lavoro a 26.000 persone.
L'autore deve essersi molto divertito a scrivere questo libro, che non è un saggio, ma una specie di manualetto contenente alcuni esercizi di pensiero filosofico. Ha il pregio di calare la filosofia nella quotidianità e di rendere non banali delle situazioni quotidiane, ma il difetto che tutto poi si ferma lì, all'esercizio, lasciando il lettore sperimentatore in balìa dei suoi esperimenti. Molto bello l'esercizio della ricerca della carezza più lieve."L'esperimento consiste nel trovare la carezza più lieve. Una carezza non esiste che sull'orlo dell'evanescenza. Appoggiata non è più una carezza; senza tocco si annulla. La carezza è tanto più intensa quanto più è debole. Tanto più prelibata quanto più è piccola."
Acquisita la consapevolezza della leggerezza, i gesti cambiano di conseguenza. Non ci credete? Provate, allora.

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