La schiuma della memoria

Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.

giovedì 23 dicembre 2010

Aldo Capitini

Oggi ricordo Aldo Capitini, nato il 23 dicembre del 1899 a Perugia e lì morto il 19 ottobre del 1968.
Filosofo e pacifista, dichiaratamente non violento e acuro spirito critico, fu autodidatta di gran valore, fino a diventare segretario della Normale di Pisa. Nel 1929 criticò pesantemente il Conocrdato fra Chiesa e Stato, giudicato come merce di scambio per ottenre dal pontefice Pio XII un atteggiamento morbido nei confronti del fascismo. Rifiuta l'iscrizione al partito fascista richiestagli dal direttore della Normale Giovanni Gentile. Viene dunque licenziato e fa ritorno a Perugia, dove vive dando lezioni private.
Nel 1937 fonda il Movimento liberalsocialista e nel 1942 viene arrestato in una retata e rinchiuso nel carcere delle Murate di Firenze; liberato dopo una breve detenzione, viene riarrestato nel 1943.
Nel 1944 Capitini cerca di realizzare un primo esperimento di democrazia diretta e di decentralizzazione del potere, fondando a Perugia il primo Centro di Orientamento Sociale (COS), un ambiente progettuale e uno spazio politico aperto alla libera partecipazione dei cittadini, uno "spazio non violento, ragionante, non menzognero", secondo la definizione data dallo stesso Capitini. Durante le riunioni del COS i problemi di gestione delle risorse pubbliche vengono discussi liberamente assieme agli amministratori locali, invitati a partecipare al dibattito per rendere conto del loro operato e per recepire le proposte dell'assemblea, con l'obiettivo di far diventare "tutti amministratori e tutti controllati". Questa forma di democrazia diretta vine ignorata dai partiti della sinistra e apertamente osteggiata dalla Democrazia Cristiana.
Nel 1952, in occasione del quarto anniversario dell'uccisione di Gandhi, del cuipensiero era grande ammiratore e divulgatore, Capitini promuove un convegno internazionale e fonda il primo Centro per la nonviolenza. Sempre nel 1952 Capitini affianca ai Centri di Orientamento Sociale il Centro di Orientamento Religioso (COR), sempre con sede a Perugia. Il COR è uno spazio aperto, in cui trova espressione la religiosità e la fede di tutte le persone, i movimenti e i gruppi che non trovavano posto nel Cattolicesimo preconciliare. Lo scopo dei COR era quello di favorire la conoscenza delle religioni diverse dalla cattolica, e di stimolare i cattolici stessi ad un approccio più critico e impegnato alle questioni religiose.
Nel 1961 organizza a Perugia la prima marcia della pace Perugia-Assisi, che esiste da allora e ancora oggi raccoglie ogni anno migliaia di persone.

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