La schiuma della memoria

Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.

martedì 8 marzo 2011

Anne Bonny

Anne Bonny è una donna pirata. La sua vita è avvolta da un'aura leggendaria. Secondo la tradizione più seguita nacque l'8 marzo del 1697, nella contea di Cork, in Irlanda. Si diede alla pirateria per amore dell'avventura e di un marinaio. Un carattere fiero, grinta e coraggio li aveva già evidenziati in un episodio della sua adolescenza. Infatti, in occasione di un tentativo di violenza carnale da parte di un giovane, reagì - secondo le memorie di Capitan Johnson - rendendolo inabile per un tempo considerevole. Insieme a Calico Jack Rackmann, che amò nonostante il marinaio che era divenuto suo marito, fu attiva in bande di bucanieri che operavano nelle acque dei Mar dei Caraibi. Le poche notizie biografiche che si hanno su di lei sono dovute ai racconti del capitano Charles Johnson, biografo dei bucanieri (forse figura di fantasia riconducibile allo scrittore Daniel Defoe), contenuti in A General History of the Pyrates.
Nel 1720 un vascello militare catturò tutto l'equipaggio mentre tre soli pirati difendevano il ponte della nave. Tra questi Mary Read ed Anne Bonny, entrambe all'epoca in attesa di un bambino. Anne Bonny poté evitare il patibolo in virtù di un particolare dispositivo di legge previsto dal codice britannico solo per il periodo della sua gravidanza. Non ci sono notizie di un suo rilascio dopo la prigionia o di una sua esecuzione. Questo ha dato adito a speculazioni ipotetiche come un riscatto da parte del padre, un ritorno dal marito, o una nuova vita nella pirateria sotto un'altra identità.
L'Oxford Dictionary of National Biography riporta: «Testimonianze rilasciate da discendenti da Anne Bonny affermano che suo padre la riscattò dalla prigionia e la riportò a Charles Town, South Carolina, dove partorì il secondo figlio di Rackham. Il 21 Dicembre 1721 sposò un locale, Joseph Burleigh, a cui diede otto figli. Morì in South Carolina, come donna rispettata, all'età di ottantadue anni e fu sepolta il 25 Aprile 1782». Secondo altre fonti nel 1721 fu impiccata (curiosa sovrapposizione di date... vuoi vedere che paragonano il matrimonio a un'impiccagione?); sempre nel 1721, secondo altre ancora fuggì, si diede una nuova identità e aprì una taverna in Inghilterra. Evidentemente il 1721 è l'anno chiave della sua vita e un forte cambiameno c'è stato. A me piace pensarla dietro un bancone a servire vino agli avventori e a deliziarli con racconti di avventure affascinanti e sorprendenti per una donna.
A proposito, buona Festa della donna, e scusate l'orario.

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