La schiuma della memoria

Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.

giovedì 28 ottobre 2010

Razzisti

Questo deprecabile razzismo da stadio sta rovinando l'immagine di milioni di razzisti per bene.
Altan

1 commento:

Ali e Radici ha detto...

"razzismo" "competizione o coesistenza" audace e impropria combine.
Con scarso tatto e prudenza introduco l'estratto di una scritto dell'ornitologo J.W.

"John Wiens, ornitologo che lavora nel Nuovo Messico, studia il comportamento degli uccelli canori migratori che ogni estate ritornano a nidificare nelle zone aride delle pianure occidentali.
Qui, dove ad anni di carestia può seguire un'ondata improvvisa di abbondanza, gli uccelli non danno segno di accrescere il loro numero per l'abbondanza di cibo nè di entrare in competizione coi loro vicini. Anzi i migratori devono avere qualche meccanismo interno che favorisce la cooperazione e la coesistenza.
La grande lotta per la vita darwiniana potrebbe riguardare, paradossalmente, più i climi stabili che quelli incostanti. In regioni dove l'abbondanza è assicurata, gli animali delimitano e difendono il loro territorio con sfoggio di manifestazioni aggressive. Nelle terre povere, dove di rado la natura è benigna - ma c'è di solito lo spazio per muoversi - gli animali fanno bastare le scarse risorse e trovano così la propria strada senza combattere".

da LE VIE DEI CANTI di Bruce Chatwin