La schiuma della memoria

Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.

domenica 22 maggio 2011

Una rosa per Milano

L'evento da ricordare con una rosa (fra l'altro maggio è il mese delle rose) è senz'altro il primo turno delle amministrative a Milano. E' successo qualcosa di inatteso. Le aspettative dei berlusconidi, premier in prima fila, erano quelle di vincere al primo turno, superando il 50% dei voti o, al limite, di arrivare in vantaggio di 5-6 punti al ballottaggio. Berlusconi aveva chiesto più preferenze di cinque anni fa, in cui aveva toccato quota 52000 (a me pare già anomalo il fatto che un premier corra come capolista in un'elezione amministrativa, ma tant'è); aveva scommmesso su se stesso più che sul sindaco uscente Letizia Brichetto in Moratti, invocando l'importanza nazionale del voto di Milano, considerandolo espressamente un referendum su di sé.
Gli è andata proprio male. Preferenze 27000, la sua candidata ferma al 42%, mentre lo sfidante Giuliano Pisapia ha superato il 48%. In voti assoluti, che sono poi quelli che contano, la signora Moratti dovrebbe recuperare 42000 voti al secondo turno. Impresa non semplice, dato che di voti il Pdl ne ha persi 13000 rispetto alle regionali dello scorso anno e la Lega 17000; la somma fa 30000. E' del tutto evidente che al secondo turno i votanti diminuiscono, tanto più in una situazione dove già hanno superato i partecipanti al voto delle precedenti elezioni. Se Pisapia mantiene i suoi voti al secondo turno, non c'è nulla da fare per la sindaca uscente.
Ergo, ci provano in tutti i modi, ma la disperazione gioca brutti scherzi e le strategie messe in atto sfiorano il ridicolo.
Primo attacco di Bossi: Milano a rischio di zingaropoli con Pisapia. Sterile e risibile.
Secondo affondo: Berlusconi in tv, nei tg compiacenti di cinque reti televisive nazionali e due regionali, oltre che al giornale radio GR1: Raiuno, Raidue, Canale5, Studio Aperto di ItaliaUno, Ilbollettinodelfidofede su Rete4. Un elenco di esempi di inaffidabilità e di servilismo nei confronti del potere. Patetici. Pseudogiornalisti che realizzano false interviste a Sua Maestà, guardandosi bene dall'intervenire a porre domande e a interloquire. Semplicemente porgono il microfono come un personaggio felliniano in Amarcord proponeva se stessa al principe, dicendo: "Gradisca". Ecco, uguale. Stesso stile. Amarcord era un film, questo dei tg con le pseudointerviste è roba da regime dittatoriale, da Cina, dove secondo Sua Prepotenza i comunisti mangiano bambini bolliti.
Un atto disgustoso di inchino al potere per questi pseudoprofessionisti e un atto di arroganza, di prepotenza aggressiva e feroce da parte di Sua Emittenza (più sua di così...).
Un altro limite è stato superato, forse irrimediabilmente. Un prepotente, abusando in modo autoritario del suo potere e del conflitto d'interessi che lo protegge, ha rovesciato il tavolo delle regole, come sua abitudine. Si è lanciato in messaggi promozionali per i candidati della destra. Che cosa resta più del corretto gioco elettorale dopo questo oltraggio? Ci sono da qualche parte nelle istituzioni le energie e la volontà per mettere fine a questa oscenità per la democrazia? In tutte le battaglie che ha combattuto - politiche, economiche, finanziarie, fino ai conflitti matrimoniali - Berlusconi ha truccato le carte, ingannato gli antagonisti, corrotto gli arbitri, violato le regole del gioco.
Tecnicamente, è un imbroglione perché "ricorre al raggiro in modo abituale". Lo fa anche ora. Ha gli arnesi mediatici a sua disposizione e schiere di schiavi a disposizione. Li adopera come meglio crede, non riconoscendo alcun limite e norma. Dopo alcuni giorni di silenzio, il premier s'impadronisce degli schermi televisivi in un illegittimo, abusivo appello alla nazione frammentato nelle interviste ai vari tg, con uno straniante effetto orwelliano (di questo ho già scritto in passato, vedansi i post più letti a fianco): il suo volto e la sua voce ovunque, nelle reti compiacenti, quelle che teoricamente dovrebbero essere viste dai suoi elettori. Il Cavaliere quando mette la testa fuori dal Palazzo vuole un ambiente protetto, riparato e sicuro come il salotto di casa. La prepotenza di Berlusconi dovrebbe trovare un contrappeso nelle autorità che custodiscono, per missione o per legge, il principio di uguale chance.
Irrompere così nei notiziari televisivi consegna a Berlusconi un vantaggio manifesto. Anzi, un doppio vantaggio: nascondere la sconfitta del 15 maggio; definire l'agenda dei temi che terranno banco negli ultimi sette giorni che separano le città dal secondo voto. Salvare la patria dai comunisti. L'orlo della follia è stato oltrepassato in modo ormai eclatante, ma questo è un messaggio che Berlusconi intende imporre con la prepotenza e l'abuso di potere. Chi ha il dovere di assicurare l'equilibrio dell'informazione e un corretto confronto politico faccia sentire la sua voce. Subito. Prima che sia troppo tardi. Eppure, ugualmente, qualcosa non ha funzionato. Ascolti bassissimi quando lui ha invaso i tg, clamoroso il calo di share sul tg 1 in particolare. Giornalisti del tg in rivolta, denunciano il fatto all'Authority (che ha tempi francamente sempre fuori tempo, magari interverrà a voto concluso, ma allora a che cosa serve?). Allora terzo affondo, Berlusconi e Bossi insieme: porteremo due ministeri a Milano e uno a Napoli, niente tasse d'ingresso per chi apre attività a Milano (questo sembra più che altro un regalino alle mafie e a tutti i riciclatori di denaro sporco), sanatoria sulle multe, ecopass gratis. Mancano all'appello le scarpe e i pacchi di pasta in regalo e magari un buono acquisto all'ipermercato, magari sarà il quarto affondo. Perché, e ormai significa che sono alla frutta, anche il terzo affondo è saltato: tutti a litigare, rivolta dei capigruppo del Pdl in Parlamento e bagarre fra Lega e (ex?) alleati. Insomma, per me un godimento unico. E nel frattempo Pisapia fa un figurone perché sventa un furto insieme ai suoi collaboratori, accorrendo alle grida di una signora. Perché Pisapia, oltre a essere una brava persona di sinistra, è anche uno che gira a piedi tutte le strade di Milano, per fare campagna elettorale. E la fiducia nei suoi confronti cresce ogni giorno. 
E allora: una rosa per Milano, anche di incoraggiamento, perché se il secondo turno non smentisce il primo, la capitale del berlusconismo ci dà una bella mano a liberarci di Berlusconi. Milano ci aiuta a sperare, ci ridà un minimo di speranza, che stavolta sia davvero l'inizio della fine per Sua Arroganza e per la sua schiera. E attenzione ai colpi di coda, quell'uomo non accetta le sconfitte, è vendicativo e feroce.
Good night


1 commento:

Ali e Rdici ha detto...

LIBERTA'

Desidero ringraziarti Mattia per la pazienza e l'impegno e la passione e la sensibilità artistica e la cura della relazione... presenti nella pratica teatroterapica. Desidero ringraziare il tuo modo maieutico di guardarci uno per uno (noi della tt), sempre attento alle nostre originalità...
E poi sorrido amorevolmente ai cuori di tutti i compagni e le compagne di tt presenti e non il giorno della performance sul greto del torrente...
E mi inchino ai due favolosi bambini che ci hanno fatto compagnia per tutto il tardo pomeriggio...
Anche il greto ringrazio... affresco naturale, ispirante, miracoloso e selvaggio...
Peccato che quel Signore cafone, bilioso e insopportabilmente ignorante... non si lasci sedurre dalla bellezza anzichè perdere tempo a incazzarsi con gli esseri e le cose che sono libere... a stuprare la libertà... come sta facendo Silvio Berlusconi, tipico uomo demoniaco dannato alla "banalità del male" ... certo che i Villani Rimbecilliti sono come la gramigna...
Signor Villano guardati "Il caimano" e vaffanbagno!!!
Spero che il Villano legga queste parole.
FIRMATO ELISA BORCHINI.