La schiuma della memoria

Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.

sabato 1 gennaio 2011

Buon anno

Buon anno.
Mica a tutti, però.
Buon anno a chi non si arrende e resiste e dentro la resistenza riesce a immaginare un mondo migliore; buon anno a chi, nonostante tutto, continua a credere che il cambiamento sia possibile e che cominci innanzitutto da quello che ciascuno di noi fa e pensa ogni giorno. Buon anno a chi ama e cerca la bellezza, a chi non si fa incantare dai lustrini della ricchezza e del potere, a chi non è in vendita. Buon anno a chi legge per il piacere di leggere, scrive perché lo ritiene necessario e urgente, fa l'amore per amore e viaggia per capire e conoscere il mondo, magari spostandosi anche di pochi chilometri.
Buon anno a chi spegne la televisione se non c'è niente d'interessante, a chi assapora il cibo che mangia, a chi crede che ogni cibo buono abbia dietro di sè una relazione di cura e bellezza, a chi crede che la parola cura non significhi "terapia", ma soprattutto "relazione".
Buon anno a chi vive non solo per lavorare, a chi lavora con lentezza, profondità e passione; a chi sa ascoltare gli altri prima di essere ascoltato.
Buon anno a chi sa dire no e sceglie altri sì. Buon anno a chi sa dire no con gentilezza ma, quando ce n'è bisogno, sa dire anche vaffanculo. Buon anno a chi ha buona memoria e sa vivere con semplicità e intensità
Buon anno a quelli che sanno oziare e aspettare, a quelli che non hanno fretta. Buon anno a chi ha delle idee che non si misurano in euro.
Buon anno a chi ripara, riusa, ricicla invece di buttare e sprecare. 
Buon anno a un sacco di gente, in fin dei conti.
Ma non a tutti.
Spero che siate fra coloro ai quali auguro buon anno.

1 commento:

Anonimo ha detto...

beh mi ci sono ritrovata in alcuni dei destinatari del "buon anno" altri spero di riuscire a farli diventare presto miei!!
Buona anno anche a lei prof.


Martina