La schiuma della memoria

Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.

martedì 14 dicembre 2010

Fino a quando

Fino a quando i suoi avversari politici non capiranno che non è sufficiente contrapporre legalità a scorrettezza o anche a vera e propria illegalità; fino a quando il pd non sarà un partito di sinistra e continuerà a imitare un minestrone di centro indefinito, andando a differenziarsi per sfumature dalla coalizione di destra (e in tal caso l'originale ha molta più attrattiva); fino a  quando i partiti non torneranno a parlare e a vivere accanto alle persone in carne ed ossa e non torneranno a dialogare con pazienza e ad ascoltare i problemi della quotidianità; fino a quando non sapremo dare voce ai desideri oltre che alla rabbia e alla paura; fino a quando non saremo in grado di investire in modo innovativo sulla cultura, sulla formazione, sull'innovazione e sulle idee e, scusate se insisto, SULLA BELLEZZA; fino a quando i nostri referenti continueranno a cercare alleanze teoriche con i centristi e la destra più presentabile, invece di costruire consensi concreti e profondi con la parte migliore di questo paese di merda; fino a quando non saremo in grado di dare una svolta al modo di guardare al mondo, basandoci sulla condivisione e la cooperazione invece che sulla sterile ricerca di un leader; fino a quando non si smetterà di pensare che consumare di più significa stare meglio; fino a  quando si penserà che tutto quello che succede, succede in tv o non succede e che di lì passano i centri del potere e del consenso; Fino a quando si cercherà il consenso inseguendo al ribasso gli istinti più bassi delle persone più egoiste; fino a quando si penserà che l'ecologia sarà anche una bella cosa ma che è un'utopia, perché quello che conta sono gli affari; fino a quando non ci si guarderà allo specchio e, scoprendo che si assomiglia sempre di più a ciò che mai si sarebbe voluti essere, finalmente ci si sputerà in faccia dicendo ORA BASTA; fino a quando non si sarà capaci di coinvolgere i cittadini più attenti e più critici in un progetto comune, i cui riferimenti non possono che essere quelli dei no global di genova 2001, della visione ecologica ed estetica del mondo; ebbene, fino a quel momento berlusconi continuerà a vincere e il berlusconismo non cadrà con berlusconi, gli sopravviverà. E allora: è vero che berlusconi ha avuto la fiducia per caso stamattina, è vero che con 314 voti, comprensivi di quelli acquistati sul mercato dei suini, non si governa, ma è anche vero che senza un orizzonte di valori alternativi, di scelte alternative, non si può costruire un'alternativa realizzabile al mostro del berlusconismo, qualcosa che mi fa orrore, che mi disgusta, che mi fa sinceramente vomitare. Allora, per favore, datemi uno straccio di speranza o andate cordialmente a cagare.
Buonanotte
mattia

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