La schiuma della memoria

Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.

martedì 16 novembre 2010

Perdersi e ritrovarsi

Pubblico oggi un nuovo estratto del romanzo, nello spazio appositamente dedicato, in coda agli altri estratti. Si tratta di una riflessione del protagonista sul senso del perdersi per poi ritrovarsi.
Buona lettura.

2 commenti:

shadow ha detto...

bello :-)
Mi piace il linguaggio e mi è piaciuto in particolar modo questo passo: "Comunque mi ero perso, va bene, ma poi ho ritrovato il senso di quel perdermi, di quello smarrimento dentro la sensazione di benessere, dovuta a tutto quel godimento".
Probabilmente su carta e tra le mie mani sarebbe finito sottolineato a matita. Checchè se ne dica, io non posso lasciare un libro intonso, devo farlo mio anche con le sottolineature e le note a margine... che l'ho letto a fare e soprattutto che mi ha lasciato se non ne ho preso pieno possesso portandoci il mio disordine? ;-)

la schiuma ha detto...

Condivido completamente la riflessione sulle sottolneature, shadow. Non leggerò mai un libro on line, ho bisogno del rapporto fisico con la carta, di segnare il territorio del libro con la matita, con sottolineature e miei commenti.
Più che immissione di disordine credo che si tratti di immissione del nostro personale ordine dentro al testo di un altro. Testo di un altro che, appena pubblicato, diventa di tutti coloro che lo leggono e lo fanno proprio. In fondo dietro ciascuno di noi c'è una spirale di testi che s'inseguono e si avvitano, a creare il nostro testo personale.
Per quanto riguarda il mio brano, beh, non posso che ringraziarti degli apprezzamenti (e delle tue gradite visite).
Ciao
mattia