La schiuma della memoria

Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.

giovedì 30 dicembre 2010

Genova per noi

Mi chiedono: perché ti piace Genova?
Rispondo: perché ogni volta che sono là mi sento a casa, perché girare nelle sue strade coinvolge tutti i sensi, è un trionfo di profumi, di suoni, di colori. Perché è una città mediterranea, perché è una città composta come un puzzle di tante città diverse, perché è bello perdersi a Genova. Poi ci si ritrova, basta cercare il mare.
Perché Genova è la città di Fabrizio De André.
Perché il cimitero di Staglieno è un monumento al dolore, alla poesia e alla bellezza.
"Qui forse potrei vivere,/potrei forse anche scrivere:/potrei persino dire:/qui è gentile morire" (G. Caproni, Su cartolina, 1948).



"Mia Genova difesa e proprietaria./Ardesia mia. Arenaria./Le case così salde nei colori/a fresco in piena aria,/è dalle case tue che invano impara,/sospese nella brezza/salina, una fermezza/la mia vita precaria./Genova mia di sasso. Iride. Aria." (G. Caproni, Stornello, 1949)

"Genova città pulita. /Brezza e luce in salita. /Genova verticale, /vertigine, aria, scale."

"Genova tutta tetto. /Macerie. Castelletto.[...]/Genova e così sia, /mare in un'osteria."

"Genova vecchia e ragazza, /pazzia, vaso, terrazza.[...] Genova dell'entroterra, /sassi rossi, la guerra"



"Genova sempre umana, /presente, partigiana.[...] Genova di tutta la vita. /Mia litania infinita"
I versi sono tratti dalla strepitosa Litania di Giorgio Caproni.
Le foto le ho scattate io, a Genova.
Secondo me ci sono ragioni sufficienti perché mi piaccia Genova, più di tutte, città nel mio cuore.
Vi auguro una buona conclusione di anno.

1 commento:

Eliogabala ha detto...

Mi piace pensare a Genova e alla sua mutevole bellezza con alcuni versi della canzone "Genova per noi" di Paolo Conte:
"Con quella faccia un po’così

quell’espressione un po’così

che abbiamo noi prima andare a Genova

che ben sicuri mai non siamo

che quel posto dove andiamo

che ben sicuri mai non siamo

non c’inghiotte e non torniamo più.

Eppur parenti siamo in po’

di quella gente che c’è lì

che in fondo in fondo è come noi selvatica

ma che paura che ci fa quel mare scuro

e non sta fermo mai.(...)"

Consiglio a tutti di visitare Genova e di viverla nella sua verità dei borghi e delle stradine, così come degli innumerevoli colori sfumati che caratterizzano i suoi palazzi e le sue mura, per non parlare dei volti cittadini così diversi per molte ragioni.
Buona Genova a tutti, allora!
Eliana