La schiuma della memoria

Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.

lunedì 21 febbraio 2011

Una rosa per Roberto Vecchioni

Roberto Vecchioni ha vinto il 61° Festival di Sanremo, con “Chiamami ancora amore”.
Probabilmente non la  più bella delle tante canzoni di Vecchioni, ma senz'altro la più bella delle canzoni presenti a Sanremo 61.
E Vecchioni sta trionfando anche su Youtube: il video più visto, fra i vari presenti su Youtube con la canzone vincitrice di Sanremo 2011, sta viaggiando verso il milione di visualizzazioni.
Il cantautore definisce il suo brano "una felice fusione fra canzone d’autore e musica popolare". 
Il testo è comunque interessante, con caratteristiche spiccate di canzone d'autore, innestato su una melodia popolare e tipicamente da canzone italiana.
La prima strofa è grintosa e molto schierata in difesa di chi oggi non ha voce:
"Per il poeta che non può cantare/per l’operaio che non ha più il suo lavoro/per chi ha vent’anni e se ne sta a morire/in un deserto come in un porcile/e per tutti i ragazzi e le ragazze/che difendono un libro, un libro vero/così belli a gridare nelle piazze/perché stanno uccidendo il pensiero".
 Così non può non piacermi il passaggio dedicato alla memoria, alla quale questo blog è dedicato, offesa  ferita da un paese che non è più capace o non ha più la volontà di ricordare:
" per la nostra memoria gettata al vento
da questi signori del dolore".
 La seconda strofa, dopo la lucida analisi intrisa di pessimismo (della ragione?), vira verso l'ottimismo (della volontà?), con il passaggio sulle idee, che "sono come farfalle/che non puoi togliergli le ali/perché le idee sono come le stelle/che non le spengono i temporali/perché le idee sono voci di madre/che credevano di avere perso/e sono come il sorriso di Dio/in questo sputo di universo".
 Insomma, se il Festival di Sanremo è in qualche modo un fenomeno di costume e uno spaccato dell'attuale congerie culturale, speriamo che la vittoria di Vecchioni sia il segnale di una voglia di riscatto. 
Dunque, una rosa per Roberto Vecchioni e per le sue canzoni.



“Chiamami ancora amore” di Roberto Vecchioni
E per la barca che è volata in cielo
che i bimbi ancora stavano a giocare
che gli avrei regalato il mare intero
pur di vedermeli arrivare
Per il poeta che non può cantare
per l’operaio che non ha più il suo lavoro
per chi ha vent’anni e se ne sta a morire
in un deserto come in un porcile
e per tutti i ragazzi e le ragazze
che difendono un libro, un libro vero
così belli a gridare nelle piazze
perché stanno uccidendo il pensiero
per il bastardo che sta sempre al sole
per il vigliacco che nasconde il cuore
per la nostra memoria gettata al vento
da questi signori del dolore
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Che questa maledetta notte
dovrà pur finire
perché la riempiremo noi da qui
di musica e di parole
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
In questo disperato sogno
tra il silenzio e il tuono
difendi questa umanità
anche restasse un solo uomo
Chiamami ancora amore
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Perché le idee sono come farfalle
che non puoi togliergli le ali
perché le idee sono come le stelle
che non le spengono i temporali
perché le idee sono voci di madre
che credevano di avere perso
e sono come il sorriso di Dio
in questo sputo di universo
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Che questa maledetta notte
dovrà pur finire
perché la riempiremo noi da qui
di musica e parole
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Continua a scrivere la vita
tra il silenzio e il tuono
difendi questa umanità
che è così vera in ogni uomo
Chiamami ancora amore
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Che questa maledetta notte
dovrà pur finire
perché la riempiremo noi da qui
di musica e parole
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
In questo disperato sogno
tra il silenzio e il tuono
difendi questa umanità
anche restasse un solo uomo
Chiamami ancora amore
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Perché noi siamo amore

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