La schiuma della memoria

Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.

lunedì 30 maggio 2011

Una rosa per i ballottaggi

Yuk, yuk! Scusate l'esordio alla Pippo (che come diceva Andrea Pazienza sembra sempre uno "sballato"), ma i ballottaggi mi hanno dato alla testa. Molto di più e con più efficacia di un'intera bottiglia di champagne. Bollicine di godimento. A parte l'atteso risultato di Milano, dove Pisapia ha vinto con oltre il 55%, aumentando di 50 000 voti il risultato del primo turno; a parte Napoli dove De Magistris ha asfaltato l'avversario Lettieri, raccogliendo il 65% e oltre dei voti, riuscendo quasi a doppiare il candidato berlusconiano, in testa al primo turno (ma mentre Lettieri ha perso al ballottaggio circa 39 000 voti rispetto al primo turno, De Magistris ha incrementato i suoi voti di oltre il 100%, passando da 128 000 a 265 000, staccando il Lettieri di 124 500 voti); a parte Milano e Napoli, nelle quali l'Arrogante aveva dichiarato guerra, ovunque i candidati berlusconiani sembrano la canzone di Bob Dylan Like a rolling stone (e le pietre rotolano in giù, notoriamente). E così quasi tutta la Lombardia al secondo turno volta le spalle al Grande Prepotente (persino Arcore, location del bunga bunga, Desio, Rho e Gallarate); lo stesso dicasi per il Friuli, a Pordenone, ma soprattutto a Trieste (Comune e Provincia al voto); restando al nord anche Novara passa al centrosinistra, così come la provincia di Pavia, mentre a Mantova il centrosinistra si conferma.  Poi c'è da annotare la storica conquista di Cagliari da parte del centrosinistra e la conferma di Crotone, unica eccezione di una Calabria per il resto ancora stregata dall'Imbonitore.
Insomma, c'è di che godere e di cospargere il suolo italiano di rose del mio giardino: per fortuna maggio è il mese delle rose e ne ho a disposizione quante ne volete.
Questa calda primavera del 2011 è una bella primavera per tornare a sperare. E spero innanzitutto che i partiti dell'opposizione capiscano che dal voto sale una forte richiesta di cambiamento: nuovi consensi sono possibili solo di fronte a nuove ricette, nuova partecipazione, nuovo coinvolgimento, nuove idee e soprattutto di fronte a uno stile e a una politica veramente alternative al berlusconismo, che forse inizia il suo declino. E allora, attenzione ai colpi di coda, da esorcizzare e contrastare a colpi di quorum per il referendum. Fra poche settimane c'è un'altra occasione per mandare segnali chiari, di cui chi ha scelto come ruolo politico quello di rappresentare gli altri dovrà tener conto. E allora tutti al voto anche il 12 e il 13 giugno. E cantiamogliele chiare. E poi, rose e champagne per tutti!

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