La schiuma della memoria

Qui si parla innanzitutto di un romanzo, uscito nel novembre del 2010 presso le edizioni Montag di Tolentino.
Il titolo è La schiuma della memoria e l'ho scritto io.
Poi si parla e si scrive di altre cose, di fotografie e di film, di libri letti e di teatro, di teatroterapia e di paesaggio. E di altro ancora. L'intenzione è comunque quella di raccordare la memoria con l'attualità per ritrovare il senso perduto degli eventi e per non dimenticare personaggi che con le loro vite hanno scritto pagine di storia non solo privata, ma anche collettiva. Molti di essi sono i miei riferimenti culturali e di valore. Il romanzo stesso dialoga con questi contenuti, in modo dinamico, in costante evoluzione, perché la memoria non è cristallizzazione ma è senso e significato. Mi piacerebbe che la lettura del blog desse anche il piacere della scoperta e di un punto di vista sul mondo spostato dalla norma, in qualche modo sorprendente. Buona lettura.

martedì 30 agosto 2011

Marinai, profeti e balene

Eccomi qui, dopo parecchio tempo.
Rientro con un po' di musica.
Ho avuto modo di ascoltare durante le vacanze l'ultimo lavoro di Vinicio Capossela, Marinai, profeti e balene. Un cd doppio, un concept album come si usava negli anni settanta, colto e divertente.
Riferimenti letterari importanti, romanzi d'avventure e non solo: Conrad, Melville, Celine, Dante, Omero, persino la Bibbia.
Tutto costruito intorno al mare come confine geografico e di narrazione, come contenitore di vita, di miti e di storie. Un'immersione nelle acque dell'epica, negli archetipi del mare e del viaggio. Un disco di ricerca. Ma non spaventatevi, quasi tutto molto divertente. Un disco anche sull'Erlebnis (vissuto intenzionale), sul senso di raccontare storie come completamento dell'esperienza di vita.
Vinicio ci offre un racconto in musica, con versi poetici e intensi, per restiuire un'esperienza di spaesamento, di immersione, per condividere tutto ciò con altri.
E poi ci sono anche strane creature, per esempio le sirene. Pryntil ha come protagonista proprio una sirena. E' un brano divertente e orecchiabile. Pryntil è "la prima stella del corpo di ballo del Balletto delle onde"; Nettuno la implora di chiamarlo Nunù. "E nell'abisso è tutto uno spasso".
Altro brano assolutamente gradevole è Polpo d'amor, una sorta di country western sussurrato dalla graffiante voce di Vinicio un po' alla Tom Waits.
Poi segue Lord Jim, ispirata al personaggio letterario creato da Joseph Conrad, che contiene versi di pura poesia: "Nessuno è mai protetto dalla sua debolezza/che se ne sta nascosta come una serpe dentro un rovo/vilmente sconosciuta, appena sospettata/ma invece rivelata".
Ancora da segnalare: Bianchezza della balena e Fuochi fatui, da Moby Dick di Melville; Billy Bud, sempre da Melville (ma da Billy in the darbies). 
Eppoi Vinocolo, ispirata alla storia di Polifemo, il ciclope di Omero accecato da Odisseo.
Ha a che fare con Omero anche Aedo. "L'Aedo venne per chi era presente/per chi aveva tutto e chi non aveva niente./ [...]Del suo canto la beltà seduce/la verità convince da quello che attinge, da quel che finge./ Il vero dal falso/più non si distingue".
 Verità letteraria e verità fattualea confronto. La tematica del raccontare il vissuto per condividerlo. E farlo divenire, comunque, verità.
Gran bel disco, uno dei migliori del nostro cantautore forse più riconoscibile e originale, insieme a Canzoni a manovella del 2000 e a Ovunque proteggi del 2006.



4 commenti:

Anonimo ha detto...

Per Borges "Il mare è un antico idioma che non riesco a decifrare."
Per me, il terzo polmone che dà respiro ai miei pensieri.

la schiuma ha detto...

Bella questa cosa del terzo polmone, caro/a anonimo/a.
Me gusta, me gusta.
Grazie
mattia

Anonimo ha detto...

"Sulla riva"

I pontili deserti scavalcano le ondate, anche il lupo di mare si fa cupo…
La brigata dispersa si raccoglie,
si conta dopo queste mareggiate.
Tu dove sei? ti spero in qualche porto…
L'uomo del faro esce con la barca,
scruta, perlustra, va verso l'aperto.

Il tempo e il mare hanno di queste pause."
- MARIO LUZI -

la schiuma ha detto...

Belli, questi versi di Luzi. C'è amore per la poesia in chi li ha scelti. Mi parlano, in qualche modo. Sono in mare aperto, io, adesso; sbattuto dalla tempesta, cerco un porto nel quale approdare, ma senza tralasciare di esplorare che cosa ci sia nel mare.
Mi hai emozionato, Anonimo/a.
Grazie